Nel 2020 l'azienda Rinieri festeggiava i 100 anni dalla nascita, un importante traguardo che poi con la pandemia non è stato adeguatamente festeggiato. Per questo motivo abbiamo voluto lasciare un segno, un omaggio ai nostri primi 100 anni con la grande opera AGRO sul muro del nuovo capannone.
L'idea è venuta un pò per caso, guardando i grandi murales sui muri della città, ci siamo immaginati di riempire il grande muro del capannone con qualcosa di unico che potesse rappresentare le nostre radici e il nostro futuro. Così abbiamo chiamato l'associazione di Promozione Sociale “Romagna in Fiore”, molto attiva sul territorio.
Nata nel 2007 dalla passione e dalle esigenze di un gruppo di writer romagnoli, attivi nel panorama dell’arte urbana italiana già dai primi anni 90 ed è stata creata allo scopo di diffondere e promuovere la disciplina del writing come forma artistica, mettendola al servizio della comunità per interventi di riqualificazione e di formazione, rendendola fruibile anche ad al pubblico non del settore.
Romagna in Fiore concepisce la propria attività come potente strumento per la riqualificazione e valorizzazione di ambienti urbani e riunisce artisti con la passione per il writing e l’arte di strada, agevolando il dialogo con le istituzioni. L’Associazione attua i suoi obiettivi mediante l’esecuzione di opere murarie, performance estemporanee ed installazioni, consulenze ed organizzazione di eventi, organizzazione di corsi ed incontri di avvicinamento per adolescenti alla disciplina (un obbiettivo molto importante è la riduzione del danno attraverso il dialogo con i giovanissimi che si avvicinano alla disciplina in maniera autonoma e ingenua). Collabora attivamente con amministrazioni comunali, altre associazioni no-profit, circoscrizioni di quartiere e centri giovanili.
Di Francesco “Noneim” Ricci Lucchi, APS Romagna in Fiore, il racconto diretto della nostra grande opera.
"Sull’imponente parete del nuovo spazio produttivo di Rinieri s.r.l. abbiamo realizzato un grandioso dipinto murale, che racconta storia, valori e visioni della famiglia che da un secolo dirige l’omonima azienda.
L’opera è definita da più livelli di lettura integrati, creati con tecniche pittoriche diversificate e sovrapposti al grigio cangiante del cemento di fondo. La composizione stratificata è il risultato della fase ideativa condivisa. Un elegante intestazione verticale a tutta altezza (dieci metri), rossa bordata di nero, accoglie chi accede al piazzale principale. Il sinuoso panorama rurale romagnolo nasce come sfondo grafico della grande scritta e si srotola in due parti, sopra il portale e le aperture secondarie della facciata. Raffigura le prime colline forlivesi, identificabili dai borghi più noti del comprensorio, dietro il capannone stesso. Bertinoro e Rocca delle Camminate. Terra del Sole e Monte Poggiolo, solo per nominarne alcuni. Il paesaggio, descrittivo ma pittorico, è composto da minimi colpi a spray su lunghe rullate verdi e gialle e sovrastato da grandi nuvole bianche in prospettiva, prodotte con pistola a spruzzo.
Sorge al centro dell’orizzonte la raggiera di luce che corona l’ampia spirale aurea, struttura alla base di molte forme di vita e archetipo artistico. Sulla spira sono rappresentati, come cerchi di zolle scure, tre punti: la sua origine, un germoglio di noce e una talea di vite.
Questo segno impegna tutta la parte centrale bassa della parete e simboleggia l’evoluzione culturale che la natura ci ha donato, attraverso l’agricoltura. A terra, in primo piano, campeggiano due riproduzioni iperrealistiche. A sinistra un’antica immagine seppiata del primo aratro Rinieri, trainato da una coppia di buoi. All’altro angolo, l’ultimo modello costruito, fotografato in vigna. Ancora la calligrafia, sempre in corsivo rosso, alternata al figurativo, ripercorre l’intera veduta.
Radici, Tradizione, Famiglia e Lavoro. Continuità, Tecnica, Eccellenza e Innovazione."
AGRO.
Francesco “Noneim” Ricci Lucchi,
Lorenzo “Jato” Gallieri,
Federico “Tomoz” Bandini.
300 mq, spray e rullo su cemento.
Forlì, 2020
